I Fotografi di Sguardi sulla Natura

Siamo fotografi amatori, con la passione per la Natura.

La fotografia naturalistica è praticata sia da professionisti documentaristi che da fotografi amatori. In ogni caso richiede molta pazienza e perizia per ottenere dei buoni risultati, infatti è necessario conoscere sia l'ambiente naturale in cui si opera, sia le abitudini della fauna che lo abita. L'accortezza nel non influenzare l'ambiente con la propria presenza, soprattutto per la fotografia faunistica, e quindi in alcuni casi il cercare o l'attendere gli eventi e gli istanti migliori per la ripresa senza indurli artificialmente, sono tutte caratteristiche fondamentali per questo genere fotografico. Per la tipologia dei soggetti trattati e per l'indole del generico fotografo naturalista, si può parlare di una particolare etica associata a questo genere fotografico che, attraverso la divulgazione delle riprese fotografiche, educa e sensibilizza verso modelli di coscienza ecologica e di responsabilità verso l'ambiente che ci circonda.

Michele Geroldi

Sono nato nel 1988 a Milzano, un piccolo paesino della bassa bresciana e crescendo in campagna ho avuto la fortuna di entrare in contatto con la natura fin da piccolo. Nel tempo ho praticato diversi sport, molti dei quali hanno come filo conduttore il vivere la natura sotto ogni suo aspetto.

Una mia grande passione è la tecnologia e, attraverso lo studio, la formazione e la specializzazione sono riuscito a trasformare quello che sembrava solo un forte interesse in un vero e proprio lavoro. La fotografia naturalistica rappresenta per me il connubio perfetto di tutte queste mie passioni: tecnologia, natura e viaggi.
In realtà fotografare la natura non è solo una passione, è più un’esigenza. Allontanarmi dai ritmi frenetici che la vita mi impone mi permette di rientrare in contatto con essa e anche con la parte più profonda di me.

Sono una persona caparbia, la dedizione e l’impegno fanno parte del mio essere da sempre. Non temo i sacrifici e mi impegno senza remore per raggiungere gli obiettivi prefissati. In questo caso però non si tratta solo di trovare l’attimo perfetto o la luce giusta o di mettere le mie competenze tecnologiche al servizio della fotografia, si tratta di vivere un viaggio introspettivo, meraviglioso e potente. Grazie a questa passione ho potuto viaggiare in diversi Paesi, soprattutto nel nord Europa, ma ho mantenuto sempre un forte legame con le origini, non è raro difatti trovare come sfondo dei miei scatti la campagna che mi ha cresciuto e plasmato.

Giovanni Bulgari

Sono Giovanni e sono da sempre un appassionato di fotografia, ma solo dopo aver visto alcuni scatti di animali, in modo particolare di uccelli, mi sono avvicinato a questo tipo di attività che per me era un’assoluta novità, ma che mi attirava particolarmente.

Quando si cambia genere ci sono sempre difficoltà e molte cose da imparare: comprendere il comportamento degli animali, l’avvicinarsi senza destare sospetti, rispettare la loro indole, insomma conoscere il modo di vivere dei soggetti che intendiamo riprendere.

La salvaguardia della Natura deve essere sempre al primo posto, bisogna essere capaci di grande rispetto sempre, anche a costo di rinunciare a fotografare.

Antonio Sacchi

Fin da bambino sono sempre stato affascinato dalla Natura e dagli animali, mi limitavo ad osservarli cercando di capirne il comportamento, in quei tempi era decisamente più facile aver l’opportunità di entrare in contatto con gli animali per le ragioni che tutti conosciamo. Oggi purtroppo i nostri ragazzi non conoscono l’ambiente naturale che li circonda.

Avvicinatomi alla fotografia naturalistica, ho sentito il bisogno di far si che le immagini che catturavo non restassero fini a se stesse, quindi con la collaborazione di alcune insegnanti della scuola primaria ho mostrato ai bambini quanti e quali animali vivono vicino a noi. Ora con l’esperienza maturata sul campo sono in grado, insieme agli amici de Sguardi sulla Natura, di avvicinarmi sempre con grande rispetto ai soggetti da ritrarre senza recar loro disturbo o fastidio. La nostra parola d’ordine resta sempre rispetto per la Natura, nessuna fotografia o filmato vale il minimo disturbo ai soggetti che avviciniamo.

Simone Bottini

Sono nato un giorno qualunque di Ottobre nel lontano 1965 nella bassa pianura padana e, fin da bambino, sono sempre stato attratto dalla Natura in tutte le sue forme, in particolar modo dagli animali selvatici.
L’amore per la Natura si è fuso nel tempo con la mia passione per la fotografia, che pratico ormai da più di trent’anni, anche se non mi considero un fotografo, ma più un naturalista che fotografa.

Cosa cerco in una fotografia? A volte me lo chiedo anch’io. Fotografo situazioni particolari che alla maggior parte delle persone forse non dicono nulla. Fotografare è semplicemente il mio modo di esprimermi.
Nelle mie uscite fotografiche non cerco solo l’aspetto artistico della foto in se stessa, ma sono veri e propri momenti in cui ispeziono me stesso, il mio essere nella Natura, alla ricerca forse, di sensazioni e stati d’animo che ormai non sono più compatibili con la vita di tutti i giorni e ogni volta ne rimango rapito.

Contrariamente a quanto si possa pensare, fotografare la Natura non è solo puntare l’obbiettivo verso fiori, piante o animali e dare sfoggio della propria bravura nel gestire attrezzature e tecniche fotografiche, ma è anche entrare in contatto con essa. Ciò significa prima di tutto rispettarla. Niente è improvvisato e alla base di una buona fotografia naturalistica c’è molto di più di un semplice scatto; c’è conoscenza, pazienza e costanza.
La macchina fotografica è quello strumento magico che mi permette di rappresentare la Natura, con la speranza di aumentarne la sua conoscenza e il suo rispetto.

Sergio Forcella

Mi chiamo Sergio Forcella, arrivo alla fotografia naturalistica grazie alla mia passione per il mondo animale.
Sono sempre stato a contatto con la Natura e l’ho sempre rispettata ai massimi livelli.
Con l’ausilio delle nuove tecnologie digitali dei tempi odierni, si riescono a catturare immagini e dettagli che ad occhio nudo sarebbe impensabile. Molte volte, mi capita di osservare per diverso tempo alcuni comportamenti degli uccelli, per poi capire i loro modi e le loro abitudini. Solo in questo modo si possono realizzare degli scatti mirati e nel massimo rispetto per la specie interessata. L’improvvisazione a mio parere porta pochi risultati.

Purtroppo le specie da fotografare nelle nostre zone sono sempre meno, a causa del continuo impoverimento degli habitat naturali. Questo comporta a volte anche lunghi spostamenti per poter immortalare qualche soggetto.
Ma la Natura non si comanda…
Il miei canali preferenziali sono avifauna e paesaggi, ho comunque svolto interessanti partecipazioni anche alle fotografie macro di insetti. Attualmente possiedo un corredo fotografico Nikon e ottiche con focali fisse e zoom.

Luigi Mario Frigoli

Mi chiamo Luigi Frigoli, per gli amici Gigi, sono nato ed abito a Milano ma trascorro molto tempo in una piccola cittadina ai limiti con il territorio del Parco Adda Sud, al confine con la provincia di Bergamo.

La fotografia, intesa come “fermare” nel tempo la sensazione di un momento mi ha sempre appassionato anche se coltivata con alterna intensità. L’innata passione per il mondo animale e vegetale ha fatto si che negli ultimi anni mi concentrassi sulla fotografia naturalistica.

Il felice incontro con gli amici presenti in questo sito mi ha aiutato a migliorare le varie tecniche di ripresa ed in particolare l’approccio con i vari soggetti.

L'uso del buon senso è spesso più che sufficiente per non arrecare alcun danno all'ambiente.

Il fotografo naturalista deve essere un naturalista prima che un fotografo, un ambientalista prima di un tecnico e in ogni caso è una persona che rispetta la Natura e che si comporta sempre in modo responsabile. Per questo motivo è necessario far fede al Codice Etico per la documentazione video fotografica naturalistica seguendo alcuni semplici suggerimenti utili come ad esempio non usare mai cibo o altri attrattivi per avvicinare le specie selvatiche; riprendere gli animali nel loro ambiente naturale; usare delle coperture mimetiche, evitare profumi forti, rumori molesti, movimenti improvvisi, inutile vociare; non disturbare gli animali in letargo; allestire set-up fotografici solo nella misura in cui non alteri né l'ambiente circostante né le abitudini di vita dell'animale ritratto; non inseguire mai un animale; se un animale appare turbato allontanarsi immediatamente e cercare comunque di usare strumenti in grado di mantenere le distanze, come per esempio obiettivi a focale più lunga.